Il “motto” rappresenta insieme un elemento di costume e un formato letterario che attraversa tutta la nostra tradizione antica, dalle origini alla fine del Rinascimento. Il “motto” in questo senso ha una fisionomia peculiare. Non è né la ‘barzelletta’ moderna né il dictum memorabile antico. E’, in effetti, un ‘gesto’, un’azione verbale caratterizzata dall’improvvisazione, dalla rapidità e dall’efficacia. Il “motto” antico infatti non solo dimostra la destrezza verbale del motteggiatore, ma la sua capacità, attraverso la parola, di smuovere una situazione svantaggiosa a suo vantaggio. Trova il suo culmine nel Decameron, ma è di grande interesse seguire la sua progressiva squalifica sociale nel nostro Rinascimento, soprattutto nei manuali di comportamento del Castiglione e del Della Casa.
La nostra letteratura è di norma seria, aristocratica, elitaria, paludata, ma esiste anche un versante, meno noto, che va sotto il segno del divertimento, della parodia, della caricatura, dello scherzo comico, del gioco. E si sa che il gioco è una cosa seria. Invita a dilatare l’orizzonte, a cambiare l’aria nella stanza, a guardare il mondo da un’altra prospettiva.
Nelle storie della letteratura si accenna al melodramma, ma il teatro tra Goldoni e Pirandello è quasi assente – dimenticando che Goldoni ha scritto una settantina di libretti d’opera, che la borghesia nascente nell’Ottocento frequentava l’opera più che il teatro, che da Metastasio a Da Ponte l’opera in italiano ha dominato Vienna, e da Rossini in poi ha dominato Parigi.
Verdi era un personaggio musicale ma ancor più un ‘opinion maker’ politico; Puccini dimostra che quella a cavallo tra i secoli non era un’Italietta, ma era aperta al mondo, dalla Cina e al Giappone, dalla Lousiana e alla California; il teatro verista è scarno, quello operistico è trionfante…
Percorreremo questa storia, parallela a quelle raccontate dai manuali, fornendo materiale gratuito per colmare la lacuna. E cercheremo anche di capire come le canzoni, se analizzate accortamente, possano aiutare i ragazzi ad entrare nel mondo della letteratura, oltre che a fornire immagini inedite del nostro Paese.
Webinar 1: Ridere all’antica: il “motto” dal Novellino al Galateo – del prof. Riccardo Bruscagli
Il “motto” rappresenta insieme un elemento di costume e un formato letterario che attraversa tutta la nostra tradizione antica, dalle origini alla fine del Rinascimento. Il “motto” in questo senso ha una fisionomia peculiare. Non è né la ‘barzelletta’ moderna né il dictum memorabile antico. E’, in effetti, un ‘gesto’, un’azione verbale caratterizzata dall’improvvisazione, dalla rapidità e dall’efficacia. Il “motto” antico infatti non solo dimostra la destrezza verbale del motteggiatore, ma la sua capacità, attraverso la parola, di smuovere una situazione svantaggiosa a suo vantaggio. Trova il suo culmine nel Decameron, ma è di grande interesse seguire la sua progressiva squalifica sociale nel nostro Rinascimento, soprattutto nei manuali di comportamento del Castiglione e del Della Casa.
Webinar 2: Rifare il verso. La parodia nella letteratura italiana – del prof. Gino Tellini
La nostra letteratura è di norma seria, aristocratica, elitaria, paludata, ma esiste anche un versante, meno noto, che va sotto il segno del divertimento, della parodia, della caricatura, dello scherzo comico, del gioco. E si sa che il gioco è una cosa seria. Invita a dilatare l’orizzonte, a cambiare l’aria nella stanza, a guardare il mondo da un’altra prospettiva.
Webinar 3: Musica, canzone, opera nell’insegnamento della letteratura italiana nei licei e nei corsi avanzati nel mondo – del prof. Paolo Balboni
Nelle storie della letteratura si accenna al melodramma, ma il teatro tra Goldoni e Pirandello è quasi assente – dimenticando che Goldoni ha scritto una settantina di libretti d’opera, che la borghesia nascente nell’Ottocento frequentava l’opera più che il teatro, che da Metastasio a Da Ponte l’opera in italiano ha dominato Vienna, e da Rossini in poi ha dominato Parigi.
Verdi era un personaggio musicale ma ancor più un ‘opinion maker’ politico; Puccini dimostra che quella a cavallo tra i secoli non era un’Italietta, ma era aperta al mondo, dalla Cina e al Giappone, dalla Lousiana e alla California; il teatro verista è scarno, quello operistico è trionfante…
Percorreremo questa storia, parallela a quelle raccontate dai manuali, fornendo materiale gratuito per colmare la lacuna. E cercheremo anche di capire come le canzoni, se analizzate accortamente, possano aiutare i ragazzi ad entrare nel mondo della letteratura, oltre che a fornire immagini inedite del nostro paese.
ATTESTATO CONCLUSIVO PER LA FRUIZIONE DI INIZIATIVE ON DEMAND
– SU S.O.F.I.A. [ID S.O.F.I.A.: 16598]: riceverai l'attestato entro due settimane dalla fruizione dell’iniziativa.
– SUL PORTALE, NELL’AREA PERSONALE: riceverai l’attestato il giorno successivo alla fruizione dell'intera iniziativa.
Riccardo Bruscagli, nato a Prato nel 1946, ha svolto tutta la sua carriera nell’Ateneo fiorentino, come assistente di Lanfranco Caretti (dal 1975), Professore associato di Letteratura Teatrale Italiana (dal 1982), e infine come Ordinario di Letteratura Italiana (dal 1986). E’ stato Direttore del Dipartimento di Italianistica, Presidente di Corso di Laurea, e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia (dal 2010). E’ stato l’ultimo Direttore regionale della SSIS (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Superiore) per la Toscana. Ha insegnato in varie Università straniere (Columbia University, Barnard College, Dartmouth College, Berkeley University, Université de Nancy, Bonn Universitaat). Nella sua ricerca si è occupato soprattutto di letteratura del Cinquecento (Boiardo, Ariosto, Tasso, novellistica, teatro) e della prosa carducciana; più recentemente, di Dante e della sua “Commedia”, lavoro per il quale ha ricevuto il premio del sindacato degli scrittori americani in quanto co-autore del copione per il documentario ‘Dante. Inferno to Paradise’ trasmesso negli Stati Uniti nel Marzo 2024.
Ha sempre accompagnato pubblicazioni di carattere scientifico con iniziative editoriali (commenti, manuali) rivolti ad un pubblico generalista e specificamente scolastico.
Per D’Anna ha pubblicato, con Gino Tellini, il manuale di Letteratura italiana “Il palazzo di Atlante” (2018) e “ Il nuovo palazzo di Atlante” (2023); per Loescher ha curato titoli di narrativa moderna (“Le confessioni di un italiano” di Nievo, “I Viceré” di De Roberto, “Il principe” di Machiavelli, “Il Decameron di Boccaccio e, di prossima uscita, “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello).
Loescher Editore Divisione di Zanichelli editore è Ente accreditato dal MIM per la formazione del personale docente (DM n. 90/2003 Decreto 12-9-12, Prot. AOODGPER6817 – Ente adeguato alla Direttiva n. 170/2016).
