Viaticum è un testo ideato specificamente per i licei linguistici con l’intento di rendere costruttivo lo studio di una disciplina che, per il numero di ore limitato, rischia di rimanere estranea a molti studenti.

In primo luogo, il testo segue l’andamento del programma di storia del biennio, in gran parte incentrato sul mondo romano e sui popoli che con i Romani sono entrati in contatto: così la cultura latina non sarà percepita come un’entità a sé stante, ma come parte di un mondo costruitosi gradualmente, che è poi il nostro, rispetto al quale vengono messe in evidenza continuità e cesure.

I brani di versione e antologizzati seguono dunque un filone tematico che favorisce la riflessione non solo sulla forma ma anche sui contenuti.

In secondo luogo, l’apparato di grammatica e sintassi, pur completo, è stato snellito e rimodulato secondo una scansione non sempre tradizionale. Si è dedicato spazio a temi legati alle materie di indirizzo, in particolare al confronto lessicale, sintattico, sociologico e antropologico tra il latino – come strumento di espressione di una civiltà – e le lingue moderne europee (italiano, francese, spagnolo, tedesco e inglese).

Infine, tra gli elementi caratterizzanti del testo è da sottolineare il carattere innovativo della parte antologica, proposta, oltre che all’interno dei capitoli su base tematica, anche in appendice in forma narrativa: gli autori, protagonisti di una storia che fa ancora parte di noi, si presentano direttamente, parlando in prima persona della propria vita e delle proprie vicissitudini e servendosi di brani esemplari per corroborare la narrazione.

Il latino diventa così uno strumento prezioso e piacevole per approfondire la conoscenza delle lingue e sviluppare la consapevolezza della sostanziale unità della cultura europea.

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