Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, si ricordano le vittime dell’Olocausto. Uno degli aspetti dell’Olocausto riguarda anche la spoliazione dei beni degli ebrei.   Molte opere provenienti da collezioni ebraiche erano destinate al museo di Hitler a Linz e alla collezione privata di Göring. In alcuni paesi europei operò anche l’Einsatzstab Reichsleiter Rosenberg, che saccheggiò un gran numero di collezioni. In Italia, l’asportazione di beni culturali ebraici rispose a criteri differenti prima e dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.

Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, è dedicato alle vittime delle foibe e agli esuli istriani, fiumani e dalmati, costretti ad abbandonare le loro terre e i loro beni. Il Trattato di Pace del 10 febbraio 1947, che sanciva la cessione di Istria, Dalmazia e Fiume, prevedeva anche la restituzione di beni culturali alla Jugoslavia. L’Italia cercò di mediare fra la necessità di instaurare buone relazioni diplomatiche con la Jugoslavia e i sentimenti degli esuli.

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