Negli ultimi anni gli atti di cyberbullismo sono molto aumentati (e si contano solo quelli che vengono denunciati). Si tratta di insulti, inviati tramite social o app, che prendono di mira ripetutamente la stessa persona.
Chi è vittima di cyberbullismo non si confida per paura e vergogna o perché crede che nessuno possa aiutarlo.
Il cyberbullismo non mira solo ad aggredire o insultare l’altro, ma si configura come un atto persecutorio gravissimo. Se, infatti, vent’anni fa si poteva cambiare classe o scuola per non essere più presi in giro, ora la sensazione che i giovani hanno è quella di non avere via di scampo.
Tale percezione deriva proprio dalle caratteristiche della rete e dei social network che danno una diffusione potenzialmente illimitata alla persecuzione.
Sul web, inoltre, gli istinti sono esacerbati e si scrivono commenti che forse non si avrebbe mai il coraggio di dire in faccia alla vittima.
Progetti didattici di scrittura creativa collettiva e social reading possono prevenire e contrastare il fenomeno in modo molto efficace. 

Webinar  - Durata: 2 ore

LINK DI ACCESSO
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ATTESTATO CONCLUSIVO PER LA FRUIZIONE DI INIZIATIVE ON DEMAND
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